Mirella Vinci e Nello Musumeci

Arch. Vinci: “Non siamo Soprintendenza nemica dei cittadini ma al loro servizio; dialoghiamo e tagliamo i tempi di attesa. Accompagniamo i progetti di Cultura del presidente Musumeci per Messina”.

di Redazione | 20 Settembre 2021

D. Arch. Mirella Vinci, da due anni alla guida della Soprintendenza dei beni culturali di Messina, nei giorni scorsi ha incassato tanti complimenti per la mostra “La Città Aurea”, inaugurata alla Camera di Commercio dal presidente Musumeci, può farci un bilancio della sua gestione? Quali risultati può indicare?

R. In questi due anni ritengo, in tutta umiltà e con tutta la squadra della Soprintendenza, di aver fatto il massimo in direzione di una gestione chiara e diretta sia nei rapporti esterni con l’utenza che con i funzionari interni. Ho cercato di dare vita a una conduzione della Soprintendenza improntata all’ascolto, al dialogo, al chiarimento delle normative e alla disponibilità a semplificare piuttosto che a complicare gli iter burocratici. La finalità è sempre stata quella di trovare soluzioni nelle interpretazioni delle normative talvolta contrastanti o lacunose. Ritengo che i risultati si siano visti con la riduzione dei tempi di esito dei provvedimenti rispetto al passato e 120 giorni stabiliti dalle norme vigenti: oggi in media i progetti vengono esitati in 40 giorni. A questo si aggiungono le iniziative prese dalla Soprintendenza, i cui frutti si vedranno presto, a proposito delle risoluzioni di problematiche legate alle incombenze recenti delle pratiche dei superbonus e i collegamenti trasversali con le sanatorie delle opere abusive che hanno invece tempi più lunghi.

D. E quali le difficoltà maggiori?

R. Le difficoltà maggiori consistono in una progressiva e inesorabile diminuzione del personale in servizio per pensionamenti, trasferimenti nei recenti parchi archeologici istituiti o presso strutture diverse dai beni culturali e la mancata sostituzione con personale tecnico e amministrativo adeguato a far fronte alle istanze di una provincia vasta come quella di Messina con 108 comuni con un territorio ricco di patrimoni dalle valenze paesaggistiche, architettoniche, archeologiche e storico-artistiche.

D. La Cittadella della Cultura, la Badiazza, la riqualificazione della Zona Falcata: sono tre progetti prioritari in itinere su cui si è impegnato con i messinesi e segue in prima persona il presidente Musumeci. Ci può dire qual è stato il contributo della Soprintendenza e a che livello siamo di attuazione? Quando inizieranno i lavori?

In questo biennio, per la prima volta la Soprintendenza di Messina è stata chiamata a un ruolo diretto per quanto concerne i concorsi di progettazione, in particolare quello per il recupero della Badiazza e del complesso dell’area archeologica di Tindari, curandone lo svolgimento e l’ultimazione. Nel caso della Badiazza si è in procinto di consegnare i lavori alla ditta aggiudicataria e a breve avverrà lo stesso per l’area di Tindari, rispettando i termini previsti sia per il Patto per il sud che per il Po Fesr 2014-2020. La Soprintendenza ha inoltre curato le azioni connesse all’attuazione del programma del Presidente della Regione Musumeci, finalizzato alla riqualificazione e valorizzazione dei monumenti della zona falcata. Interagendo con la Marina Militare, ha richiesto al relativo Ufficio tecnico di produrre i progetti esecutivi della messa in sicurezza della Stele della Madonnina, della Porta spagnola e del Portale di accesso della Lanterna del Montorsoli. I progetti hanno ricevuto l’apprezzamento della Giunta regionale che ha deliberato nel marzo del 2021 e ha affidato al Dipartimento regionale tecnico gli atti consequenziali. Per la Cittadella della cultura dell’ex complesso Margherita la Soprintendenza ha collaborato con il Dipartimento regionale tecnico, incaricato dal presidente Musumeci, fornendo ogni tipo di assistenza tecnica per il buon esito della progettualità esterna collegata alla realizzazione della Biblioteca regionale nel padiglione 10 e del Museo archeologico, del Museo del terremoto e degli uffici della Soprintendenza nei padiglioni 1, 2 e 3. Nel mese di ottobre si concluderà la conferenza dei servizi per il padiglione 10.

D. I cittadini, i professionisti, gli amministratori locali, spesso vedono le Soprintendenze come “nemiche” e barriere burocratiche al l’attuazione dei loro progetti. Quali procedure ha potuto attuare per attenuare o superare questo gap ? Ha adottato misure di accelerazione e semplificazione?

R. Desidero sfatare la convinzione che le Soprintendenze siano nemiche e persecutorie nei confronti degli utenti e dei professionisti che li assistono o addirittura degli amministratori pubblici: noi lavoriamo per la tutela del paesaggio e dei monumenti tenendo in considerazione la non immobilità e la convinzione che il buon uso evita il degrado, ma non siamo cerberi, siamo al servizio dei cittadini: con la disponibilità, il buon senso e il giusto dialogo si riesce a coniugare interessi /sviluppo economico e rispetto del nostro patrimonio culturale.
Dico sempre che la nostra, mi riferisco a chi opera nel contesto dei beni culturali, è una missione da svolgere con passione, bisogna essere innamorati della nostra splendida e unica Sicilia.
E custodirla, difenderla, tutti insieme.

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