Sammartino invasato contro Musumeci. Le sue revisioni ideologiche sono finite?

di ca.brig | 14 Aprile 2022

Il deputato regionale della Lega, Luca Sammartino, ormai fuori di se e ossessionato dal Sé, attacca direttamente Musumeci: aveva detto non si sarebbe ricandidato, è l’accusa. Basterà un argomento, uno solo, per farlo ragionare? Politico. Di buon senso. Del quale Luca si mostra orbo. La pandemia che ha impegnato il presidente della Regione, insieme al suo governo per due anni, impedendo loro di impegnare tempi e spazi all’attuazione dell’agenda “ordinaria”: non basta questo? Solo in un caso un parlamentare della coalizione, che straparla come un invasato, può sbarellare fino a questo punto: il rancore. L’odio, addirittura. Personale, ogni oltre misura e ragione. Peraltro, l’onorevole Sammartino, generosamente accolto con tutti i suoi carichi pendenti da Matteo Salvini, ha alle spalle una stratificazione di culture e formazioni politiche che gli dovrebbe suggerire, più prudenza nelle affermazioni, in tema di coerenza. Nel suo caso è una vera impresa spiegare perché abbia cambiato idea. Al plurale. Spesso. Ripetutamente. Non sarebbero sufficienti più pandemie o guerre mondiali. Ma può provarci. Smontando le accuse di quel maledetto sito ufficiale dell’Ars che, spietato e impietoso, fotografa i suoi “cambi di idea”. Lo so, volete che io scrivessi, “di casacca”. Lo so: vorreste io scrivessi che dal Pd alla Lega, la resipiscenza è ardita. Ma perché volete, con tali velenose insinuazioni, uccidere sul nascere, eventuali altre revisioni “ideologiche”? La legislatura non é ancora terminata. La coda può serbare ancora un finale “coup de théâtre”. E poi, non è lezione proverbiale “in cauda venenum”? Aspettate. Aspettiamo. Sorridenti.

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