Chiara Sterrantino

Sterrantino (Cas): ”Lavoriamo per la sicurezza delle autostrade da anni abbandonate e senza manutenzioni. Cantieri, personale, progetti nel segno di onestà e impegno. E a Cancelleri dico… ”.

di Redazione | 22 Giugno 2021

D. Avvocato Chiara Sterrantino, vice presidente del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), i giorni scorsi sono stati funestati da incidenti mortali in autostrada che hanno sconvolto tutti. Non ci sono parole, ma dopo qualche giorno forse è il caso.

R. Gli eventi luttuosi che, nostro malgrado, si sono verificati lasciano uno squarcio emotivo in chi, da questa parte, ogni giorno lavora per colmare l’immenso gap infrastrutturale ereditato. Siamo vicini – io ne sono ogni volta molto scossa – alle famiglie delle vittime in autostrada e un pensiero commosso va a loro e ai cittadini rimasti feriti in incidenti; a loro dedichiamo, con umiltà e senso del dovere, il nostro impegno quotidiano, quello che personalmente ho assunto dal primo giorno, e che rinnovo costantemente: lavorare con dedizione e onestà al fine di incrementare sempre più il livello di sicurezza delle nostre autostrade, per ridurre il numero di incidenti e di vittime. Poi c’è qualche speculatore, magari della stessa appartenenza politica di chi per anni ha gestito in modo orribile le nostre autostrade e che invece di chiudersi in un dignitoso silenzio, parla pure. Ma è un ceto politico e umano che non merita risposte. Le risposte si danno con i fatti, quelli che si vedono e quelli che vengono prodotti con sudore e sacrificio, nel silenzio. Noi – intendo l’Avv. Restuccia che presiede il cda e il collega arch Guttadauria e la sottoscritta, insieme al direttore Minaldi e all’Assessore Falcone, ciascuno con le proprie attribuzioni – siamo una squadra che ha dovuto fare fronte a una situazione lasciata in eredità all’attuale governo che era di sfascio totale, oltre che di discredito del Cas. Stiamo risalendo la china, è dura, ma la gente sta vedendo con i propri occhi i risultati. Vogliamo farcela e ce la faremo.

D. Cosa non è stato fatto in passato, cosa state facendo e cosa avete programmato di fare per aumentare il livello di sicurezza delle nostre autostrade?

R. Quando ci siamo insediati abbiamo immediatamente registrato la carenza cronica di progettazione e programmazione, dovete immaginare che per lunghi anni non è stata data attuazione a progetti di ordinaria manutenzione. Oggi è diventata straordinaria.
La sicurezza , sin dal primo giorno, è stata la nostra “mission”, abbiamo già posto in essere una nutrita serie di interventi che passano dalla verifica strutturale di viadotti e gallerie, alla riqualificazione delle barriere di sicurezza.
Sul punto mi preme precisare che dalla Tangenziale di Messina per tutta la A/20 (ME – PA) -pista valle e monte- con riguardo a tutti i chilometri carenti, siamo in fase di progettazione che é stata affidata ad un noto esperto in materia; mentre per la A/18 nella tratta Giarre /San Gregorio il progetto è in fase di completamento. Purtroppo, si tratta di procedure particolarmente lunghe per via delle numerose verifiche a cui sono soggette e ciò anche in ragione della natura pubblica dell’Ente. A ciò si aggiungano i costi significativamente elevati per il loro finanziamento, stimati in circa 70-80 milioni di euro, ma il Consorzio mira comunque a trovare le adeguate fonti di finanziamento.
A corredo si ricordi che sono in fase di esecuzione i lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione della A/18 ME – CT e della A/20 ME – PA.

D. Arresti, condanne e malaffare a parte, questa governance del Cas pretende di essere diversa dalle gestioni pre-Musumeci. Perché lo sarebbe?

R. Perché questa governance esprime e traduce sul piano gestionale le istanze di legalità, trasparenza, buona amministrazione, ma soprattutto di correttezza personale che da sempre hanno caratterizzato l’operato politico e la persona del Presidente Musumeci.

D. Voi dite che mai tanti investimenti e interventi sono stati fatti sulle nostre autostrade, può spiegarci nei dettagli?

R. Il numero elevatissimo di gare d’appalto (dal 2018 ad oggi oltre 320 che si traducono in un investimento di spesa di circa 150 milioni di euro) e di conseguenti cantieri aperti dà la dimensione dell’attività svolta da un Ente che comunque si regge sulla esperienza, la professionalità e la buona volontà di un numero esiguo, troppo esiguo, di dipendenti a fronte della assoluta centralità delle Autostrade Siciliane nel sistema dei trasporti Regionali e Nazionali.

D. Il M5S vuole la revoca della concessione delle autostrade siciliane al Cas per farle tornare a Roma. Nel governo Draghi chi lavora per questa tesi è soprattutto il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, prima viceministro, sempre alle Infrastrutture, il che dice tutto, ma quali sono le argomentazioni di merito e cosa rispondete?

R. Va, innanzitutto, precisato che la questione della revoca ha tecnicamente natura amministrativa e non politica, pertanto qualunque argomentazione in tal senso proveniente da esponenti politici e con finalità politiche, suscita più di un dubbio riguardo l’opportunità delle stesse e soprattutto è indice di una mancata metabolizzazione del principio di separazione tra politica e gestione. La revoca, tra l’altro, è in sostanza una “extrema ratio”, l’esito di una valutazione di insostenibilità dell’affidamento ad un Ente o ad una impresa: di revoca, se mai, avrebbe dovuto parlarsi prima, in passato, non certo ora che il numero di criticità che abbiamo ereditato in misura questa sì, insostenibile, sta progressivamente diminuendo, grazie al lavoro di ogni giorno.
Dispiace poi constatare che il sottosegretario Cancelleri, da buon siciliano, finora non abbia voluto collaborare fattivamente a un così grande processo di ricostruzione quale quello avviato dal Consorzio negli ultimi anni.
Viene da pensare qualche volta che quasi ne sia infastidito…Colgo pertanto l’occasione per rivolgere un appello a lui e a tutti gli esponenti politici, di tutti i partiti, di maggioranza e di opposizione: dateci una mano in questa azione di rilancio delle nostre autostrade che sono di tutti gli utenti siciliani. Noi ce la siamo mettendo veramente tutta.

D. Il personale del Cas è un problema che nessuno in passato ha mai risolto. Siamo a una svolta o sono parole?

R. Questa amministrazione del Consorzio dà grande importanza al personale, che è il vero motore dell’Ente.
Si è innanzitutto proceduto all’indizione di nuovi concorsi, banditi per la prima volta dopo quasi due decenni. Ne sono stati indetti 4 nel dicembre 2019 e tutti si sono conclusi: sono già state esaurite le graduatorie di 3 di questi, con l’assunzione di ben 19 dipendenti (ingegneri impiantisti, periti industriali e geometri), mentre sono in atto le procedure di assunzione di 14 ingegneri/architetti vincitori del quarto dei concorsi predetti. Sono inoltre in fase di pubblicazione nella GURS altri 5 concorsi per un totale di 7 posti, che riguardano figure tecniche ed amministrative. Ciò è stato reso possibile utilizzando a fondo il budget assunzionale derivante dalla deroga della L.R. 14/2019. Una volta che sarà concluso l’iter di trasformazione della natura in ente pubblico economico (ciò avverrà a brevissimo), verrà bandito anche un concorso per l’assunzione di un contingente adeguato di agenti tecnici esattori. Ciò farà sì che le esigenze stagionali vengano fronteggiate da personale assunto a tempo indeterminato. Stiamo quindi,ad un tempo, colmando il deficit di personale e dando una risposta sociale al pluridecennale problema degli esattori stagionali, che negli anni sono stati strumentalizzati da una politica fatta solo di promesse elettorali. Di importanza storica è anche l’avvenuta recente trasformazione in regime di tempo pieno del rapporto di lavoro di circa 90 dipendenti, in regime di part time, che attendevano, anche qui, da circa venti anni questo passaggio. Il Consorzio, poi, ha già avviato la contrattazione con le organizzazioni sindacali volta a rinnovare il contratto con il personale dipendente. Ed è notizia recentissima l’apertura ai sindacati dell’elaborazione di criteri volti ad una piena e riqualificazione del personale. Siamo infatti convinti che una sana gestione debba passare necessariamente dalla valorizzazione dei propri dipendenti, da intendersi sempre come risorsa fatta di umanità e mai di meri numeri cui attingere all’occorrenza… tutto ciò al netto, ovviamente, di ogni pregressa responsabilità giudiziaria che non compete a noi oggi valutare.

D. Ci dica tre cose che farete entro l’anno.

R. Oltre la riapertura di porzioni autostradali chiuse da anni che attualmente sono in fase di ultimazione lavori, apriremo al transito la nuova tratta della Siracusa – Gela , fino all’uscita di Ispica – Pozzallo, un’ importante arteria per un territorio ancora troppo carente di infrastrutture per la mobilità. Si tratta di un’opera grandiosa, che abbiamo trovato morta e sepolta e che abbiamo resuscitato con immenso sforzo amministrativo e tecnico. Contiamo anche di riaprire il transito in corrispondenza della frana di Letojanni, la più grande vergogna- simbolo che abbiamo ereditato dalla stagione di governo che ha preceduto l’esecutivo Musumeci.

Tag: , , , , ,