Cascio: ”Dopo 20 giorni dal vaccino via la mascherina, ma con prudenza”
di Redazione | 24 Maggio 2021D. Prof. Antonio Cascio, perché tanti vip della politica, dei media, dello spettacolo, si contagiano? Sono più esposti o sono meno attenti?
R. Sicuramente politici, giornalisti e personaggi dello spettacolo avendo contatti continui con tante persone sono più esposte, talvolta sono meno attenti, altre volte sono “comuni mortali” e vengono contagiati dai figli… Ovviamente il contagio di una persona famosa ha una maggiore eco ed è per questo che si possa avere l’impressione che i casi fra i VIP siano più frequenti.
D. Due assessori contagiati, di questi l’assessore Antonio Scavone è risultato positivo nonostante avesse fatto il vaccino, sia la prima che la seconda dose. È normale?
R. Il vaccino protegge certamente della malattia grave, meno certa è la protezione nei confronti dell’infezione. Questa non è una novità.
D. Negli Usa hanno consentito ai vaccinati di togliere la mascherina. C’è qualche suo collega che propone di farla togliere anche da noi dopo 20 giorni dalla prima dose. Lei che ne pensa?
R. Anche io sono favorevole a far togliere la mascherina già dopo 20 giorni dalla prima dose. Molto prudenza deve essere però mantenuta per le persone con più di 65 anni. A queste ultime consiglierei di continuare ad indossare la mascherina FP2 se si troveranno in ambienti chiusi e affollati (a meno che abbiano fatto un esame sierologico che dimostri un alto titolo di anticorpi contro la proteina Spike). Le persone che assistono persone fragili dovranno ovviamente essere vaccinate e, fino a nuove evidenze, dovranno continuare ad indossare la mascherina quando si troveranno a distanza inferiore a 1,5 metri dai loro assistiti.
D. Perché non si parla più di immunità di gregge? È un miraggio?
R. L’immunità di gregge non è un miraggio. Si raggiungerà verosimilmente quando il 70-80% della popolazione sarà vaccinata. Non è un miraggio, speriamo possa essere raggiunta entro il prossimo settembre. Grazie all’immunità di gregge anche coloro che non si sono ancora potuti vaccinare saranno indirettamente protetti per il fatto che le persone fonte di infezione saranno sempre meno. I vantaggi della vaccinazione li abbiamo cominciato a vedere sin da subito essendo crollati i casi fra gli anziani che sono le persone più suscettibili alle forme severe di malattia. In questo periodo sarà importante che le persone non ancora vaccinate continuino a mantenere in maniera stringente le norme igieniche ed il distanziamento. Raccomanderei prudenza anche fra le persone vaccinate se sono anziane, immunodepresse, obese, cardiopatiche o portatrici di altri gravi fattori di rischio per forme severe.
D. Lei è un infettivologo. C’è una certa confusione tra le competenze vostre, dei virologi, di altri specialisti. Ci può spiegare?
R. Questa domanda è opportuna… è stata fatta tantissima confusione. Gli infettivologi si occupano della diagnosi e terapia delle malattie infettive. I virologi sono microbiologi sub-specializzati in virologia (non necessariamente sono medici), si occupano degli aspetti microbiologici del virus, della sua coltivazione, della sua tipizzazione, della diagnostica microbiologica e molecolare e delle analisi delle varianti. Gli epidemiologi sono igienisti che si occupano di valutare l’andamento dei casi di una determinata malattia e fare eventuali previsioni sull’andamento della stessa.
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