Giusi Savarino

Giusi Savarino, l’onorevole “ape operaia”: “La mia commissione è la più operativa, io faccio sintesi ma è merito di tutti. La riforma urbanistica dopo 40 anni è il mio orgoglio”.

di Redazione | 24 Giugno 2021

D. Onorevole Giusi Savarino, deputata di Diventerà Bellissima e presidente della commissione Territorio dell’Ars. Molti additano la sua commissione come esempio positivo delle riforme che l’Assemblea se vuole può fare e lei come un’ape operaia. Ci dice nel concreto che cosa avete fatto in tre anni ? Quante leggi sono passate da voi e quali?

R. Ogni anno il segretario generale fa un bilancio dell’attività svolta in Ars e, nonostante il lockdown avesse inibito tutti i lavori parlamentari tranne che in sanità, anche quest’anno siamo stati la commissione più operativa. Sono ventiquattro ad oggi i ddl esitati, di cui tredici sono già leggi regionali, alcuni ddl sono in attesa di copertura finanziaria, e due all’ordine del giorno dell’Aula li stiamo trattando proprio in questi giorni. Tralasciando i dati che ci premiano, in effetti io sono una stakanovista, ma devo riconoscere ai colleghi un buon lavoro in commissione, io ho pazienza nella ricerca di mediazione e cerco il loro coinvolgimento attivo e, come è giusto, riconosco i loro meriti pubblicamente sempre e al di la del colore politico, del resto solo quando c’è leale collaborazione e non ostruzionismo becero si colgono i frutti. Certo ogni tanto qualcuno, purtroppo, preferisce che non si faccia nulla, piuttosto che farla noi, ma questo politicamente non paga, i siciliani lo capiscono. Sono particolarmente orgogliosa di essere riusciti, insieme al governo Musumeci, a riformare la normativa urbanistica, dopo 40anni dalla legge Mattarella, abbiamo dato alla Sicilia una prospettiva futura facendo nostri principi come la rigenerazione urbana, il consumo del suolo tendente a zero, per cui adesso le nostre città saranno pianificate pensando al verde, ai bambini, al recupero dell’esistente con una nuova visione Smart city. E ci siamo riusciti perché abbiamo reso partecipi tutti, ordini professionali, associazioni di categoria, università, non semplicemente come ascolto, ma protagonisti in maniera operativa, raccogliendo personalmente le loro proposte emendative. Una legge che fa la legislatura, ha detto un deputato pd di lungo corso, ed è così!

D. In Diventerà Bellissima avete discusso per mesi di eventuale alleanza con la Lega o no, adesso l’argomento sembra accantonato, come si fa con gli emendamenti di difficile approvazione. Cosa ci dice in proposito?

R. Noi siamo un movimento politico regionale, con sensibilità politiche anche diverse tra noi, nato per riunire il centro destra in Sicilia attorno alla figura del nostro leader, Nello Musumeci, con il precipuo compito di rigenerare la nostra terra, massacrata da anni di malgoverno della sinistra. Oggi siamo una forza di governo in crescita, con centinaia di sindaci ed eletti, un movimento giovanile vivace, e una classe dirigente che cerca, giorno dopo giorno, di dare soluzioni ai problemi e programmazione alle buone idee. Chiaramente abbiamo la necessità che la nostra voce venga maggiormente ascoltata a Roma, e una rappresentanza nostra che ci aiuti ad alzare il volume sulle tematiche siciliane nei tavoli del governo nazionale è una priorità che, inevitabilmente, passa da un accordo politico federativo con un partito nazionale del centro destra. Un centro destra in fermento e in evoluzione, come testimonia il tentativo di federazione all’ordine del giorno negli incontri tra Salvini e Berlusconi, e la crescita del partito di Giorgia Meloni. Noi siamo una forza regionale di governo, europeista, ci confronteremo con chi ci darà la certezza di inserire nel programma di governo le nostre priorità per la Sicilia. Con estremo pragmatismo, difficile fare a meno di noi in Sicilia per vincere. E lasciatemelo dire, non si può fare a meno di Nello Musumeci.

D. Lei si ricandiderà?

R. Si. Sto lavorando molto a sostegno del governo Musumeci in cui credo, e molto perché la mia provincia, Agrigento, non sia più abbandonata da anni di colpevole trascuratezza politica. Io sono tornata alla politica attiva dopo dieci anni di pausa, in cui oltre all’avvocato ho fatto la cosa migliore della mia vita: mio figlio. Sono tornata a rappresentare il mio territorio in Ars, e ho trovato impantanate le buone cose avviate vent’anni fa, penso ad esempio alla Palermo/Agrigento, alla Agrigento/Caltanissetta. Oggi la più grossa gara d’appalto sul dissesto idrogeologico voluta dal Presidente riguarda la collina della Cattedrale di Agrigento, per noi cattolici simbolo di una rinascita che vede molti Comuni destinatari di importanti opere ed investimenti, un ospedale come quello di Ribera destinato alla chiusura con la vecchia programmazione, oggi è rinato. Tanto lavoro già si vede, e altro si vedrà. Gli agrigentini sanno che ora alla regione Siciliana c’è chi li ascolta, con serietà.

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