Giorgia Meloni e Nello Musumeci

Progetto Itaca: tra Meloni e Musumeci il patto c’è

di Carmelo Briguglio | 26 Gennaio 2022

Il patto ormai c’è. C’è poco da dire. Il comunicato ufficiale sull’incontro di ieri tra il vertice di Fdi e Nello Musumeci a Roma lo sancisce. E qualche retroscena accreditato aggiunge ciò che, in un momento politico-istituzionale unico qual è l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, non era opportuno pronunciare “apertis verbis”. Anzi, proprio il fatto che Giorgia Meloni abbia dato il via libera all’incontro, nonostante gli impegni di queste ore decisive, la dice tutta su quanto la leader di Fratelli d’Italia tenesse a portare a bordo del suo partito Diventerà Bellissima e il governatore della Sicilia. Come sempre la politica si impasta col carattere delle persone. E, tra pregi e limiti che ciascuno può individuare nella Meloni, certo un merito non glielo si può negare: quello della coerenza. Che per il mondo di destra è soprattutto fedeltà alla parola detta. E data. Personalmente non ne abbiamo mai dubitato. In realtà, con discrezione e col metodo del passo dopo passo, la costruzione politica dell’asse Giorgia-Nello va avanti da mesi. La sua progressività ha fatto dubitare osservatori e qualche protagonista; ha persino illuso l’albo dei nemici giurati del presidente della Regione, ormai noti e scoperti, con in testa Gianfranco Miccichè che in questi giorni nella Capitale appare piuttosto agitato. Non fa piacere neppure agli avversari fisiologici del Pd e del M5S che hanno interesse – tutto politico e legittimo – che il candidato del centrodestra non sia il governatore in carica che sanno di non potere battere. L’incontro di ieri ha chiuso la partita. Quella della convergenza naturale tra due mondi vicini, uniti da storia e storie, sentimenti e affinità elettive. È un processo politico. Seguiranno, com’è naturale, dettagli e rifiniture. Anche di natura elettorale. Ma il “progetto Itaca” – il ritorno del governatore e del suo mondo che si è sempre mantenuto nei confini del centrodestra, nella sua area culturale originaria e più naturale – si può dire concluso. Come era giusto. Come da tempo abbiamo auspicato. E Giorgia Meloni fa un investimento sulla Sicilia che avrà i suoi ritorni. Non solo per il ceto politico, ma anche per la comunità dei siciliani.

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