incendi

Incendi in Sicilia e a Reggio Calabria. Secondo il Pd, perché Musumeci fa male e si rivolge allo Stato e il “suo” Falcomatà fa bene? Ma dai, serietà.

di Redazione | 1 Agosto 2021

“Sono ore drammatiche per la nostra città. Da ieri decine di incendi hanno colpito le zone collinari, in alcuni casi arrivando fino alle abitazioni. Da stamattina siamo in giro a verificare la situazione e a dare un po’ di conforto ai cittadini. Ci sono zone tra Trunca, Oliveto e Santa Venere dove sono andate a fuoco intere colline. Stessa cosa tra Ortì e Terreti, ed ora è minacciata anche la zona di Vito e Pentimele. Incendi che in molti casi appaiono di origine dolosa e che si propagano per il forte caldo di questi giorni, arrivando a pochi metri dalle case, uccidendo animali e distruggendo ettari di verde. È un disastro”.
Giuseppe FalcomatàÈ quanto scrive il sindaco Pd di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Ho chiesto alla Prefettura – ha continuato Falcomatà – di aprire un tavolo per monitorare costantemente la situazione. Chiederemo lo stato di calamità, perchè lo Stato risarcisca chi ha subito ingenti danni a causa degli incendi di queste ore”. Esattamente ciò che il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha prontamente fatto a tutela delle popolazioni in Sicilia e recandosi di persona sui luoghi, a partire da Catania.
incendi“Come purtroppo temevamo, a causa delle altissime temperature che già da ieri stiamo registrando in Sicilia – scrive Musumeci – l’Isola è aggredita da incendi di vasta estensione, alcuni dei quali veramente gravi per la devastazione che ne consegue. Una situazione resa ancor più tragica dalla rinnovata azione dei piromani che, come accertato dalle indagini degli inquirenti, appiccano scientificamente il fuoco in più punti causando danni irreversibili al patrimonio boschivo e mettendo a rischio persino l’incolumità delle persone. Si tratta di criminali che, lo ribadiamo – ha aggiunto il Presidente – meriterebbero il carcere a vita per azioni scellerate che cancellano identità e storia del nostro territorio, come è accaduto ieri a Portella della Ginestra e Piana degli Albanesi. Sono vicino alle tantissime persone che, ancora oggi, sono state costrette ad abbandonare le loro case perché minacciate dal fuoco.
E faccio appello a tutti, anche e soprattutto alla luce dell’avviso straordinario diramato oggi dalla Protezione Civile regionale, perché si applichino tutte le necessarie misure di prevenzione previste dalla “allerta rossa” e per limitare – ma preferirei dire per evitare – ulteriori incendi e problemi legati alla eccezionale ondata di calore che riguarderà la Sicilia fino al 6 agosto”. Pertanto il Governatore ha chiesto al premier Mario Draghi, “la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione Civile. La richiesta si è resa necessaria di fronte al grave rischio di incendi dovuto alla eccezionale situazione meteoclimatica che interessa l’Isola. L’eventuale riconoscimento dello stato di mobilitazione determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali di uomini e di mezzi”. Nello MusumeciMusumeci ha dichiarato ancora di avere “sentito il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, per sollecitare l’adozione del provvedimento: sono fiducioso. E, poco prima, assieme al capo della Protezione Civile regionale Salvo Cocina e al responsabile provinciale Giovanni Spampinato, sono stato nell’area della Plaia dove, ieri pomeriggio, le fiamme partite da terreni privati incolti hanno distrutto alcuni stabilimenti balneari”.
In questo contesto, dinanzi a un problema legato al l’eccezionale caldo e ai soliti piromani, che senso ha l’attacco politico del Pd al governo regionale? Non si capisce che imbastire speculazioni su questi fatti drammatici non ha nulla a che vedere con la politica? È la solita opposizione del tanto peggio, tanto meglio. Suvvia, un po’ di serietà almeno in queste occasioni.

Tag: , , , , , , , ,